Chiesa di Santa Domenica
La chiesa sorge sul punto più alto del paese, domina su un orizzonte vastissimo con un bellissimo panorama.
Vi è un’antica tradizione popolare secondo la quale fu proprio la stessa Santa Domenica a scegliere questo posto: “Si accumulava la pietra per edificare la chiesa ad altro posto, al centro del villaggio, al mattino si trovava trasportata in quel luogo”.
Il Sacerdote Giuseppe Petracca da Ricadi, che governò la parrocchia per 53 anni, all’inizio del suo ministero (nel 1834) trovò la chiesa angusta per l’accresciuta popolazione.
Fece suo il desiderio del popolo e con sacrifici nel 1836 iniziò i lavori di ampliamento.
La chiesa si arrestava allora alla porta minore, in tot. 17 mt di lunghezza. Fu costruita l’abside, la sagrestia con retro l’archivio e la canonica; nel 1872 il campanile attuale (quello precedente si trovava vicino alla porta piccola lato mare) ed infine la navata laterale. I lavori durarono per un quarantennio.
Il prospetto di oggi è del 1911, al centro vi è l’immagine di Santa Domenica sulle maioliche ed una lapide marmorea a ricordo della sua consacrazione; entrambe sono del 1922.
I genitori di Domenica furono Doroteo ed Arsenia i quali fin da quando lei era piccola gli insegnarono la Religione Cristiana.
Denunciati i suoi genitori a Diocleziano Augusto come Cristiani, nell’essere cndotti a Nola, esortarono la figlia che conservasse illibata la sua verginità, non temendo i tormenti.
Presentati al tribunale per rinnegare la fede cercarono di sedurli con blandizie, con le pene, ma non riuscendo nel loro intento vengono fatti bastonare e mandati in esilio nella regione dell’Eufrate. Domenica viene consegnata ad alcune donne di cattiva fama, onde indurla a sacrificare agl’idoli: Domenica invece non rinnega la sua fede. Ella prega il Signore.
Vine ripresentata a Massimo il quale ordina che sia gittata a terra e calpestata dai suoi satelliti. Viene condotta al tempio ma con il segno della croce spezza gl’idoli: viene rinchiusa in un’ardente fornace ma ne esce illesa.
Di questi e altri tormenti soffre Domenica, finché un giorno le viene tagliato il capo con la spada. La sua morte secondo il Barrio risale al 6 luglio del 303 a sedici anni d’età.