Chiesa di San Nicola
L’antica Chiesa di San Nicola, distrutta nel terremoto del 1783, esisteva nel 1767, come risulta dall’atto di morte dell’eremita, registrato nei libri della parrocchia. Dalla testimonianza resa al parroco, Sacerdote Pasquale Loiacono, dall’amministratore Davola Antonio, la chiesa era ubicata in Contrada Conte , precisamente nel punto che ricorda un’antica fornace di calce. Sulla provinciale, presso il
Chiesa di Sant’Anna
La chiesa era di proprietà della famiglia gentilizia Barone di Tropea, che ne fece dono alla parrocchia prima del 1751. In questa chiesa è eretta la congrega delle “anime del purgatorio” istituita il 9 agosto 1777. E’ piccola ed accogliente, nel 1985-86, venne restaurata con il rifacimento del tetto, del soffitto, del pavimento in cotto fiorentino,
Chiesa di Torre Marino
La chiesa fu edificata nel 1906 nella tenuta degli eredi del senatore Carlo Tranfio, in sostituzione di quella posta al pian terreno nel palazzo prospiciente alla piazza. Nel 1988 fu restaurata con la collaborazione dei fedeli della zona. Il quadro sull’altare rappresenta la Madonna di Loreto tra Santa Domenica e San Francesco di Paola, d’autore
Chiesetta di Marina di Formiche
La chiesa fu edificata recentemente per voto dei fedeli e benedetta dal vescovo Mons. G. Bonfiglioli il 26 maggio 1962. A poca distanza dal pozzo, nel 1600 esistevano i ruderi della prima chiesa e del cenobio, (così attesta l’Ughelli, abate cistercense morto nel 1620, nella sua opera Italia Sacra nel cap. IX°. Un tradizione antica racconta
Chiesa di Ciaramiti
L’attuale chiesa, in sostituzione dell’antica più piccola, fu edificata circa nella metà dell’800 da parroco Don Raffaele Pugliese e completata dall’opera del parroco Don Vincenzo Loiacono. E’ armoniosa ed architettonicamente elegante, decorata con stucchi di gesso (probabilmente dai f.lli Gangemi di Polistena); nei pennacchi della cupola si possono ammirare gli affereschi dei 4 Evangelisti, attribuiti
Chiesa di Santa Domenica
La chiesa sorge sul punto più alto del paese, domina su un orizzonte vastissimo con un bellissimo panorama. Vi è un’antica tradizione popolare secondo la quale fu proprio la stessa Santa Domenica a scegliere questo posto: “Si accumulava la pietra per edificare la chiesa ad altro posto, al centro del villaggio, al mattino si trovava