Borgo Santa Maria
Il Borgo di Santa Maria è un piccolo insediamento urbano dove sorge la piccola chiesa curata un tempo dai Padri Gesuiti del Collegio di Tropea e trasformatasi nel tempo in luogo di culto affidato al Capitolo della Cattedrale di Tropea.
Divenne chiesa campestre per i contadini e per i pescatori nel corso del secolo XVII, ma di piccole dimensioni.Venne ampliata nel corso del secolo XVIII e dedicata a Maria SS. di Loreto,quando papa Benedetto XIII ne ha esteso il culto a tutta la Chiesa. Subì danni a causa del terremoto del 1783 e venne eretta una Croce votiva con la data del 1784 a circa 100 metri di distanza,di fronte al mare, e quel punto costituì il limite del percorso della processione nel giorno della festa,il lunedì in albis. Durante l’occupazione francese,nel 1806, vennero utilizzati per la costruzione di un fortilizio militare a sud della baia materiali dell’edificio danneggiato prima dal terremoto e poi dal degrado. Nel 1815,dopo la sconfitta dei francesi nella battaglia di sant’Eufemia e la loro fuga,gli abitanti di Ricadi distrussero il forte e ricostruirono la chiesa aumentandone la lunghezza e l’altezza. In quella occasione fu istituita la festa della Galilea e fu collocata la statua attuale della Vergine nella nicchia adornata da stucchi decorati da lievi pitture. Dopo il terremoto del 1905 fu innalzato il campanile a vela come appare adesso,mutando la prospettiva a capanna che la facciata aveva avuto precedentemente. Un intervento di manutenzione straordinaria dell’edificio fu realizzato negli anni settanta del secolo scorso,mentre tutto l’esterno è stato consolidato nell’anno 2000 e nel 2002 è stato realizzato il restauro completo dell’interno. Elevata a santuario diocesano nel 1974 dal vescovo Vincenzo De Chiara la chiesa sul mare andò acquistando sempre più un aspetto accogliente e piacevole nella sua semplicità ed essenzialità. La realizzazione di un intervento di restauro all’interno e la realizzazione di un altare granitico,costituito da un blocco monolitico,ha avuto la sua consacrazione nella solenne liturgia presieduta dal vescovo Domenico Tarcisio Cortese il lunedì di Pasqua 01.04.02,annuale festa della Galilea, con grandissima partecipazione di fedeli. Nel 2008 il nuovo vescovo Luigi Renzo benediceva la Porta del mare,il portone di bronzo scolpito dal maestro Vincenzo Varone dell’Accademia dell’Aquila,che richiama nelle formelle gli eventi che contraddistinguono il santuario di santa Maria Lauretana : la processione sul lido del mare il giorno della Galilea il lunedì di Pasqua,il borgo dei pescatori,i pellegrinaggi mariani nei sabati del tempo di quaresima,la consacrazione dell’altare. Durante l’inverno il santuario è meta di preghiera per tanti fedeli che giungono da tutto il territorio di Capo Vaticano;durante l’estate è punto di riferimento per i turisti che affollano la baia di santa Maria, ma anche per tanti devoti che vivono con particolare intensità la devozione verso la madre di Dio raffigurata nella tenerezza del gesto materno nella scultura lignea del secolo XIX. Da febbraio ad aprile viene celebrata la Messa alle ore 09.30. La Messa festiva viene celebrata alle ore 19.00 da giugno ad ottobre.
Sul promontorio che chiude la baia a Nord sorgeva un insediamento greco, i reperti ceramici ritrovati negli anni ‘70 del secolo scorso fanno datare la presenza dei greci dal VI al II secolo A.C. Successivamente nella baia sorse un insediamento romano testimoniato dal grande magazzino di anfore rinvenuto negli anni ‘80 . I più recenti studi dei materiali, oggi al Museo archeologico di Ricadi, stanno facendo avanzare l’ipotesi che qui sorgesse Portus Herculis , ipotesi suffragata dalla descrizione di Strabone che lo colloca lungo lo stesso litorale di Medma (oggi Rosarno).
Il Borgo di Santa Maria è un piccolo insediamento urbano dove sorge la chiesa curata un tempo dai Padri Gesuiti del Collegio di Tropea e trasformatasi nel tempo in luogo di culto affidato al Capitolo della Cattedrale di Tropea.
Divenne chiesa campestre per i contadini e per i pescatori del villaggio attiguo nel corso del secolo XVII, e venne ampliata nel corso del secolo XVIII e dedicata a Maria SS. di Loreto., Subì danni a causa del terremoto del 1783 e venne eretta una Croce votiva con la data del 1784 a circa 100 metri di distanza,di fronte al mare,.Dopo il terremoto del 1905 fu innalzato il campanile a vela ,mutando la prospettiva a capanna che la facciata aveva avuto precedentemente.
Sul promontorio che chiude la baia a Nord sorgeva un insediamento greco, i reperti ceramici ritrovati negli anni ‘70 del secolo scorso fanno datare la presenza dei greci dal VI° al II° secolo A.C. Successivamente nella baia sorse un insediamento romano testimoniato dal grande magazzino di anfore rinvenuto negli anni ‘80 . I più recenti studi dei materiali, oggi al Museo archeologico di Ricadi, stanno facendo avanzare l’ipotesi che qui sorgesse Portus Herculis , ipotesi suffragata dalla descrizione di Strabone che lo colloca lungo lo stesso litorale di Medma (oggi Rosarno).